Gli eroici viaggi dell’esistenza
Leggende, miti, romanzi, film. Tutti ci tramandano un’antica conoscenza pratica: pensarci come viaggiatori eroici, cioè consapevoli, dell’esistenza.
Leggende, miti, romanzi, film. Tutti ci tramandano un’antica conoscenza pratica: pensarci come viaggiatori eroici, cioè consapevoli, dell’esistenza.
Il sacro, è la spiritualità che è il suo consapevole esercizio, è il contatto con lo stato nascente, con i significati che diamo alla vita appena essa prende forma.
Riceviamo e lasciamo in eredità schemi nascosti da cui siamo guidati. Portarli alla luce ha il potere di dare loro significati che cambiano le nostre storie.
La vita nasce quando un certo sapere muore dentro di noi e uno nuovo prende il suo posto. Lo si può riconoscere dalla sua concretezza, dal fatto che ne siamo gli autori.
Ci sono almeno due modi di intendere l’evoluzione: inseguire quello che manca o godere di quello che arriva. Banalizzando: terrore o meraviglia.
La conoscenza autentica – nel senso letterale: «di cui divento autore» – è una trasformazione, un’iniziazione, una soglia di attraversamento.
Ci sono solo due modi per affrontare i cambiamenti: subirli o interpretarli. La seconda via richiede di scavare nel passato, cercare fratture e regolarità, cogliere che va oltre il cambiamento, che è immortale.
L’Appeso dei Tarocchi sta lì a ricordarci che il valore non si costruisce con l’azione: ma con il tempo dedicato a pensare che senso ha quell’azione.
Risorgere è mettere in luce gli aspetti più problematici del nostro essere. Quelli che ci offrono la possibilità di reinventarci di fronte al cambiamento.