Parole e nuvole
Le parole sono la storia della nostra esistenza. Quanto più sono leggere, tanto più rivelano la verità di un percorso di vita.
Le parole sono la storia della nostra esistenza. Quanto più sono leggere, tanto più rivelano la verità di un percorso di vita.
Il futuro è il senso che il passato assume lunga la sua linea evolutiva. È la risoluzione con cui quell’evoluzione può essere letta e nella quale il passato, sciogliendosi, si risolve.
Il cambiamento richiede un’inversione di prospettiva, non sono io a mutare ma lo sfondo sul quale mi percepisco. Cambiare è fluttuare su quello sfondo.
Come le parole, anche le persone hanno una loro etimologia. Una storia evolutiva che ne definisce progressivamente l’identità.
La felicità, più che un sentimento, è un’azione, un comportamento, un’abitudine: in una parole, è un’etica. È la cura di imparare a vivere.
La sfumatura è un’increspatura del linguaggio che permette di cogliere a pieno l’esistenza. Ma è anche uno strumento pratico per gestire le nostre incertezze.
La conoscenza è una narrativa, un farsi iterativo di concetti. È un’attività che, a partire dal significato di ogni esperienza, produce il senso del nostro percorso.
La realtà complessa e frammentata in cui viviamo richiede di costruire un’etica della prossimità, fatta di piccole azioni all’interno di gruppi locali o virtuali.
Le intersezioni sono i confini che corrono tra i nostri saperi, le nostre convinzioni. Sono i sottili spazi di significato con i quali ridefinire la nostra esistenza.
La sospensione è più di una pausa di riflessione. È la riconnessione con l’origine, l’istante in cui, attraverso le parole, la realtà prende nuova forma.
Il senso dell’avventura non è altro che l’avventura del senso. La ricerca di una missione di vita, l’incontro con l’esperienza e con il patrimonio bioculturale.
Si può pensare la solitudine come una chimica, un evento trasformativo da cui far nascere una nuova vita.