Il senso dell’avventura
Il senso dell’avventura non è altro che l’avventura del senso. La ricerca di una missione di vita, l’incontro con l’esperienza e con il patrimonio bioculturale.
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Il senso dell’avventura non è altro che l’avventura del senso. La ricerca di una missione di vita, l’incontro con l’esperienza e con il patrimonio bioculturale.
Si può pensare la solitudine come una chimica, un evento trasformativo da cui far nascere una nuova vita.
Chiarire non è tanto distinguere e separare, quanto piuttosto risalire a un concetto che include tutti gli altri e che, al tempo stesso, ne sfuma i dettagli.
Piuttosto che un potenziale inespresso, i talenti sono lo svolgersi di un processo. Sono il nome retrospettivo che diamo al percorso fatto e non un’identità che già credevamo di avere.
La gratitudine può essere considerata un vero e proprio esercizio di sospensione del giudizio. È mettere da parte se stessi per disporsi ad accogliere la vita.
La domanda di senso non chiede il perché delle cose, ma piuttosto come funziona l’esperienza, come posso connettermi agli eventi per generare conseguenzeo soddisfacenti.
Al di là delle contraddizioni che caratterizzano l’esistenza, si apre un orizzonte che mette in contatto con le radici e con il divino che c’è nella vita.
L’origine, e di conseguenza, la memoria non sono qualcosa di materiale collocato nel tempo e nello spazio. Sono piuttosto un processo culturale di creazione di significato che dà corpo alla vita.
La felicità è la meditazione consapevole del gesto che ritaglia la vita. È, al tempo stesso, esperienza creativa, ricerca di significato ed esercizio di libero piacere.