Antichi maestri
La cultura è un codificatore di soluzioni praticabili, un insieme asimmetrico di conoscenze che ci aiuta a tradurre le potenzialità in valore.

In una bella conversazione di qualche tempo fa mi è capitato di ascoltare come gran parte delle domande che animano le nostre riflessioni sull’esistenza fossero già emerse e già state soddisfatte nei primi tre secoli di filosofia. Dunque perchè continuare a parlarne?
Ho spesso raccontato in queste mie newsletter quanto creda al valore e al potere della cultura. Collettivamente sembra che non prendiamo troppo sul serio il fatto di aver studiato filosofi e artisti, scienziati e letterati. Al punto che, pur con qualche perplessità, stiamo spingendo l’educazione di bambini e ragazzi verso una scuola delle competenze. Come dire, nozioni tecniche, spendibili, applicabili; a prima vista assai diverse dalle parole degli antichi maestri.
Ma quei maestri continuiamo in qualche modo a riprodurli. Continuiamo – potremmo dire – a riciclarli sapendo che sotto sotto la loro filosofia contiene già quasi tutte le risposte. Quasi, per l’appunto. Perchè in realtà quelle risposte abbiamo bisogno di declinarle nel nostro quotidiano e di (ri)viverle in prima persona: interpretandole in una forma conosciuta ma del tutto originale. In un certo senso, senza averne piena consapevolezza, ricalchiamo i passi della storia della cultura per metterci in contatto con immagini simboli e storie che rievocano gli stessi problemi cui noi siamo chiamati a ragionare. Diventa utile allora ripensare la cultura come insieme di schemi per risolvere la complessità del mondo individuale, professionale, sociale; organizzando quel nostro mondo in modelli già noti e allo stesso tempo liberi di essere personalizzati.
La cultura, in fondo, è un codificatore di soluzioni praticabili. È quell’insieme asimmetrico di conoscenze che ci aiuta a tradurre le potenzialità in valore e il valore in uno strumento spendibile per produrre benessere. Ma a differenza del benessere che deriva dalle pure competenze, quello degli antichi maestri è fluido, flessibile, pronto a plasmarsi al prossimo cambiamento.