Contraddizione

Nella vita le contraddizioni non sono reali. Sono porzioni di esperienza che appaiono contraddittorie perché ritagliate da una totalità ben più vasta cui appartengono.

the-false-mirror-1928

Avverto continuamente il mio percorso individuale come uno scarto, un superamento, una contraddizione. Una contrapposizione problematica di punti di vista che si intersecano e si annullano l’uno con l’altro.

Ma mi domando se questo itinerario è contraddittorio come appare o se le differenze, talvolta incommensurabili, che descrivono l’esperienza non siano, piuttosto, gli avvicendamenti di una continua sperimentazione che dà l’illusione di produrre, appunto, uno scarto tra un istante della vita e quello che lo segue. Come se in un tessuto, di cui non posso vedere la fine, poiché esso è in continuo svolgimento, io sia in grado di ritagliare solo una parte del totale, un frammento che non ne esaurisce l’infinitezza.

Allora, le contraddizioni sono, in questo senso, le porzioni di realtà che, separate dal contesto complessivo, finiscono per assumere un carattere contingente e, per questo, contraddittorio. Sono scampoli che, presi nella rigida immagine in cui si sono cristallizzati, non dicono nulla dell’intero cui appartengono.

Se mi potessi per un attimo gettare nello spazio impossibile che ci offre Il falso specchio di Magritte, finirei per non vedere più la mia esperienza come un insieme isolato di porzioni. Ma, allo stesso tempo, perderei, per così dire, le indispensabili forbici della ragione: quelle che mi permettono di entrare in rapporto con la mia esistenza – letteralmente, con il mio ex-sistere, il mio «star fuori» da una totalità in cui tutto è indifferente. In quel cielo azzurro, infatti, non ci sono forme, a eccezione di quelle evanescenti delle nuvole che scorrono senza direzione (vale a dire senza senso) nell’iride dell’occhio.

C’è dunque bisogno di contraddizione per vivere, di ritagli di tessuto all’apparenza incompatibili tra di loro. L’esercizio, casomai, consiste nel considerare reale non questo o quel ritaglio, ma l’atto stesso di provare a tagliare fuori dalla totalità della propria storia personale un abito adatto alla giornata che sembra annunciarsi. Ognuno ha il suo stile e i suoi disegni preferiti. Nel complesso, il suo guardaroba, che è andato rinnovandosi di anno in anno, non apparirà poi così tanto problematico e contraddittorio come all’inizio poteva sembrare.

Articoli simili