Trame di vita, trame d’impresa

Godere il tempo, dice Seneca, è fermarsi a ricostruire il passato, definire un’identità, riscrivere una trama di vita che altrimenti non avrebbe senso

Antonio Spanedda, Luisella Costruire ponti, Collezione Luxurytina, 2018

Settembre 2018 è iniziato sotto i migliori auspici. Con il progetto TRAMEDIMPRESA, che ho realizzato insieme all’artista novarese Antonio Spanedda, ho messo nero su bianco i frutti di una ricerca che è iniziata fin dai tempi dell’Università; e che, insieme ad Antonio, è maturata negli ultimi sette anni con il proposito di riportare l’arte nei luoghi dell’economia, del lavoro, delle aziende. Dico riportare – perché la tradizione è abbondante di esempi in tal senso: dai recenti anni in cui Adriano Olivetti investiva in cultura per imparare a immaginare una nuova organizzazione della società, fino agli incarichi che il potere economico delle città medioevali affidava agli artisti e i cui risultati oggi apprezziamo come pezzi statici, museali, senza cogliere il legame sussistente tra la bellezza delle opere e la loro funzione nello spazio pubblico.

TRAMEDIMPRESA© è dunque il tentativo, riuscito, di raccontare la complessità di un’azienda attraverso il contenuto simbolico dell’opera d’arte. Un contenuto fatto per esprimere non solo una bellezza e un’estetica fini a se stesse; ma capaci di rendere leggibile quell’intreccio di storie e sentimenti che rappresentano lo strato sottile di qualsiasi organizzazione. Ancora prima di una struttura economica, l’azienda è una vitale espressione delle biografie che in essa entrano, vivono, immaginano, sognano, creano, amano, lavorano.

L’arte è, nella sua abilità trasformativa, il linguaggio che – al di là dell’apparente rigore delle procedure, dei processi e dei profitti – sa comunicare l’essenza dell’umano: ciò che noi chiamiamo l’anima di un’impresa, ciò che definisce l’impresa nella sua accezione etimologica di im-prendere (andare verso) e intra-prendere (prendere tra più cose, scegliere). Vale a dire: l’azienda non più soltanto come struttura, ma come trama, appunto; come insieme di narrazioni che intrecciate, armonizzate, dotate di un senso condiviso, sanno dare senso e direzione all’immenso patrimonio umano che le persone in azienda incarnano e di cui il ritratto è iconica e intuitiva rappresentazione.

Concedetemi un’ultima riflessione che traggo dal grande Seneca (uso questo epiteto per la raffinatezza della sua filosofia).

«La vita si divide in tre tempi: passato, presente, futuro. Di essi il presente è breve, il futuro incerto, il passato sicuro. Solo su questo la fortuna ha perduto il suo potere, solo questo non può essere ridotto in balia di nessuno» (Seneca, La brevità della vita, X, 2).

Insomma, solo ricostruendo regolarmente e pazientemente la propria trama, una persona, una comunità, un’organizzazione può illuminare di senso il tempo che spende. Siamo sfilacciati intrecci di storie: e l’identità è il tempo che passiamo a cercare e a raccontare un senso – un valore – che quelle storie altrimenti non avrebbero.

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