Esercizi di spiritualità
Unità, ritmo, armonia
Per molti la promessa di successo e riconoscimento non sembra più essere motivo sufficiente di realizzazione personale. Un’altra esigenza è diventata più pressante: riconoscere nella sequenza caotica degli eventi un senso, capire se l’esistenza che stiamo conducendo sia davvero significativa e, perciò. degna di essere vissuta. Si può intendere la spiritualità questa dimensione intangibile dell’esperienza, che ha effetti tanto concreti sulla vita quotidiana quanto ne ha il mondo materiale. Ancora prima di qualsiasi credenza, dogma o fede, la vocazione spirituale dell’essere umano può essere pensata come il richiamo a un’unità che viviamo frammentata, ma che possiamo, in qualche misura, ricostituire. In questo senso, la spiritualità è un esercizio: un’azione, e al tempo stesso una riflessione, che non ha nulla di trascendente, ma è interamente radicata nell’esperienza. Non ha una destinazione finale, una salvezza cui tendere, ma è piuttosto una consapevolezza che, per sua natura, continua a rinnovarsi. Non è un legame, nel senso di indiscussa appartenenza a una regola, ma la ricerca di un ritmo, da cui discende un’idea di relazione nella quale, per dirla con Eraclito, «ciò che è opposto concorda e da ciò che discorda deriva una bellissima armonia».