Questione di sfumature
La sfumatura è un’increspatura del linguaggio che permette di cogliere a pieno l’esistenza. Ma è anche uno strumento pratico per gestire le nostre incertezze.
La sfumatura è un’increspatura del linguaggio che permette di cogliere a pieno l’esistenza. Ma è anche uno strumento pratico per gestire le nostre incertezze.
Il passato è un flusso che ci attraversa, una corrente. Noi siamo quella corrente. Siamo le linee di forza, il movimento che produce il mondo intorno a noi.
Osservato appena sotto la superficie, il conflitto diventa relazione, cioè uno strumento per scoprire-costruire il proprio rapporto con il mondo.
Non c’è né storia né umanità al di fuori della comunicazione. Ben oltre l’efficacia della tecnica, essa consiste nella possibilità stessa di esistere.
Le parole sono distillati di verità. Esse descrivono l rapporto tra noi e le nostre scelte, tra noi e la nostra storia.
Comunicare è la chiave per entrare nelle immagini che ci costruiamo. Per smontarle e mettere in mostra il flusso di cui la vita consiste.
Sereno, in senso figurato, è quello stato di calma e tranquillità interiore, di pacatezza ed equilibrio; atteggiamento che rivela tale stato d’animo.
Dissacrare, ridurre ai minimi termini, è un atto che compiuto consapevolmente mostra la divina bellezza del mondo.
L’esperienza è qualcosa di più del provare, tentare, sperimentare. È rendere dicibile e pensabile il tempo vissuto, è raccontarne il valore.
Le parole sono il percorso «in carne rossa» della nostra esistenza. Sono uno strumento di consapevolezza, di autorealizzazione e di felicità.
Mai come oggi recuperare un’educazione sentimentale può diventare l’atto di nascita per una nuova consapevolezza di sé, a tutti i livelli: personale, famigliare, professionale.
L’umanità si costruisce: è un’azione, una scelta, è la differenza tra lasciarsi dominare dalle passioni e immaginare un possibile progetto di sé.