Origine e corpo della memoria
L’origine, e di conseguenza, la memoria non sono qualcosa di materiale collocato nel tempo e nello spazio. Sono piuttosto un processo culturale di creazione di significato che dà corpo alla vita.
L’origine, e di conseguenza, la memoria non sono qualcosa di materiale collocato nel tempo e nello spazio. Sono piuttosto un processo culturale di creazione di significato che dà corpo alla vita.
La bellezza è un’azione etica. È sentire il rapporto con se stessi e con il mondo. È comprendere come questo rapporto cambia il modo di guardare, di pensare e di agire.
È nelle esperienze vissute, in questo patrimonio immateriale, che possiamo trovare i semi di un nuovo futuro.
Il sacro, è la spiritualità che è il suo consapevole esercizio, è il contatto con lo stato nascente, con i significati che diamo alla vita appena essa prende forma.
Ogni persona è l’incontro con una storia che la trascende, ma che in quanto umana ha scritto dentro di sé. Dare senso all’esistenza è ricordarla e darle parola.
Immaginare è un dialogo. È crearsi consapevolmente una rappresentazione del mondo che mette in discussione preconcetti e pregiudizi.
Il sentimento del sacro è l’atteggiamento che trasforma l’angoscia e l’incertezza della vita in una straordinaria risorsa di creatività e di saggezza.
Ogni relazione è una vibrazione. Armonia è la pratica con cui intonarsi al tessuto di relazioni che emerge dall’esistenza.
La saggezza è quel continuo dialogo tra sacro e profano, tra chiarezza della ragione e oscurità del mistero.
Cambiare non significa fare buoni corsi o avere esempi da seguire, ma riduscutere la visione del mondo che finora avevamo adottato.
Siamo più della somma delle nostre esperienze. Siamo cioè spiritualità, che possiamo umanamente rifondare con l’esercizio dell’arte e della filosofia.