Intersezioni
Le intersezioni sono i confini che corrono tra i nostri saperi, le nostre convinzioni. Sono i sottili spazi di significato con i quali ridefinire la nostra esistenza.
Le intersezioni sono i confini che corrono tra i nostri saperi, le nostre convinzioni. Sono i sottili spazi di significato con i quali ridefinire la nostra esistenza.
La sospensione è più di una pausa di riflessione. È la riconnessione con l’origine, l’istante in cui, attraverso le parole, la realtà prende nuova forma.
Chiarire non è tanto distinguere e separare, quanto piuttosto risalire a un concetto che include tutti gli altri e che, al tempo stesso, ne sfuma i dettagli.
La gratitudine può essere considerata un vero e proprio esercizio di sospensione del giudizio. È mettere da parte se stessi per disporsi ad accogliere la vita.
Al di là delle contraddizioni che caratterizzano l’esistenza, si apre un orizzonte che mette in contatto con le radici e con il divino che c’è nella vita.
L’Io è quell’invenzione moderna che protegge dall’angoscia della precarietà. Ma è anche una struttura fatta di vuoto che permettere di riconnettersi all’infinito, alla vita, a Dio.
Nella vita le contraddizioni non sono reali. Sono porzioni di esperienza che appaiono contraddittorie perché ritagliate da una totalità ben più vasta cui appartengono.
Il cambiamento è lo sfondo che permette di vedere che cosa di noi resta immutato. È l’evento grazie al quale possiamo dire chi siamo.
Comunicare è l’arte di rintracciare i propri pregiudizi e preconcetti. Romperli. Per ricostruire comportamenti, atteggiamenti, modi di scegliere e di agire.