Parole e nuvole
Le parole sono la storia della nostra esistenza. Quanto più sono leggere, tanto più rivelano la verità di un percorso di vita.
Le parole sono la storia della nostra esistenza. Quanto più sono leggere, tanto più rivelano la verità di un percorso di vita.
Come le parole, anche le persone hanno una loro etimologia. Una storia evolutiva che ne definisce progressivamente l’identità.
La sospensione è più di una pausa di riflessione. È la riconnessione con l’origine, l’istante in cui, attraverso le parole, la realtà prende nuova forma.
Piuttosto che un potenziale inespresso, i talenti sono lo svolgersi di un processo. Sono il nome retrospettivo che diamo al percorso fatto e non un’identità che già credevamo di avere.
Il successo, lontano dall’essere un risultato materiale, è la consapevolezza di un’eredità. La connessione tra ciò che è accaduto e la capacità di comprenderne cause, sviluppo ed effetti.
Comunicare è avere il coraggio di cambiare prospettiva. Riformulare il senso e il significato delle esperienze a partire da un «altro» punto di vista.
Ogni giorno è un salvarsi la vita. Quando la rivelazione di qualcosa di sé irrompe nel paesaggio e ne riscrive la mappa.
Leggende, miti, romanzi, film. Tutti ci tramandano un’antica conoscenza pratica: pensarci come viaggiatori eroici, cioè consapevoli, dell’esistenza.
La ricerca di un centro è la premessa per comprendere le forze contrapposte che regolano i nostri cicli vitali.
Crescere è lasciarsi interrogare. Lasciar affiorare con chiarezza e qualità le domande su se stessi.
Il sacro, è la spiritualità che è il suo consapevole esercizio, è il contatto con lo stato nascente, con i significati che diamo alla vita appena essa prende forma.
Crescere, diventare consapevoli è ricomporre una frattura. Tra l’unità dell’esperienza interiore e quella frammentata e molteplice delle cose e del mondo.