La retorica dei talenti
Piuttosto che un potenziale inespresso, i talenti sono lo svolgersi di un processo. Sono il nome retrospettivo che diamo al percorso fatto e non un’identità che già credevamo di avere.
Piuttosto che un potenziale inespresso, i talenti sono lo svolgersi di un processo. Sono il nome retrospettivo che diamo al percorso fatto e non un’identità che già credevamo di avere.
L’origine, e di conseguenza, la memoria non sono qualcosa di materiale collocato nel tempo e nello spazio. Sono piuttosto un processo culturale di creazione di significato che dà corpo alla vita.
La maturità non è una condizione ma un processo, non un traguardo ma un’esplorazione aperta dentro di sé. È l’atto creativo che oltrepassa le categorie con cui è organanizzata l’esperienza.
Il passato è un flusso che ci attraversa, una corrente. Noi siamo quella corrente. Siamo le linee di forza, il movimento che produce il mondo intorno a noi.
La vita può essere un risultato da raggiungere, o un itinerario aperto, un esperimento in cui il risultato è il processo stesso per compierlo.